Questo antico massaggio manuale sfrutta una sequenza studiata di manovre antigravitazionali, che partendo dal decolleté e dal collo risalgono su tutto il viso. Consigliato anche in forma terapeutica in presenza di bruxismo, cervicale e mal di testa, non ha solo una funzione estetica liftante, anti età e distensiva, ma garantisce un benefico effetto decontratturante. Questo perché scioglie le contratture del sistema muscolare, consentendo un’ottimale irrorazione sanguigna, da cui il risultato bonne mine, con viso dal colorito roseo e la pelle luminosissima, perché ossigenata. Grazie alla velocità e alla fluidità delle manovre proprie a questo facial manuale, il Kobido lavora sul derma stimolando i fibroblasti a sintetizzare e produrre nuovi quantitativi di acido ialuronico, elastina e collagene. Un dato interessante è che stato ideato centinaia di anni fa: considerate che le prime tracce del Kobido risalgono al Giappone del XV° secolo. Un’esigente imperatrice dell’epoca aveva richiesto al suo éntourage la messa a punto di un massaggio dell’eterna giovinezza”. Il resto è storia.